BottegaLab
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BottegaLab
è un gruppo di produzione, progettazione e creazione artistica multidisciplinare fondato da Nunzio Gringeri, di formazione fotografo, videomaker, scultore, pittore e Monica Cavatoi, proveniente dall'area teatrale, performativa e delle arti nel disagio, nonché dall'antropologia e dalla museografia esperienziale.
BottegaLab è un organismo in bilico, dall'identità mutevole, che crea e indaga tramite i codici propri dell'antropologia, della performance, della produzione audiovisiva e della installazione.
BottegaLab si situa in una zona liminare al confine tra la creazione artistica, la semiologia dello spettatore e l'inchiesta etnografica. Il suo obiettivo è la ricerca e la costruzione di linguaggi "altri", la sperimentazione di codici che possano creare stati profondi di condivisione/interazione tra l'opera d'arte e lo spettatore/partecipante.
“Lo spettatore deve trovarsi dentro l’opera, non deve solo vederla. Deve provare fastidio, deve aver voglia di uscire, di tornare alla vita.”
C. Boltanski
BottegaLab è un gruppo di produzione artistica fondato da Monica Cavatoi e Nunzio Gringeri.
I due autori si incontrano durante le ricerche che Monica effettua per la stesura della sua Tesi di Laurea Specialistica (Discipline Teatrali, Alma Mater Studiorum di Bologna) sui mutamenti nei Riti Funebri in Sicilia. Nunzio Gringeri, che in quel momento sta portando a termine uno studio visuale sui riti della Settimana Santa in Sicilia, decide di lavorare con Monica alle inchieste e alle interviste riguardo alle usanze funebri. Ecco così che il lavoro si trasforma, aprendosi a domande e visioni di respiro artistico e multidisciplinare, sia nei contenuti che nella forme estetiche. Da allora i due continuano la loro ricerca insieme, dando vita a BottegaLab, organismo in bilico, dall'identità mutevole, sempre sul filo dell'antropologia, della performance, della produzione audiovisiva e della installazione, e che inizia a partorire i suoi frutti inizialmente in forma scritta e visiva (la stesura di elaborati sui riti funebri e la realizzazione di un prodotto fictional documentario). "Tradizione è tradimento?" rappresenta l'evoluzione in forma di studio multimediale dal vivo di questo lungo percorso, che vive di vita propria nell'hic et nunc. Una forma vivente a metà tra l'installazione e la performance, per uno spettatore alla volta.
BottegaLab si situa in una zona liminare al confine tra la creazione artistica, la semiologia dello spettatore e l'inchiesta etnografica. Il suo obiettivo è la ricerca e la costruzione di linguaggi "altri", la sperimentazione di codici che possano creare stati profondi di condivisione/interazione tra l'opera d'arte e lo spettatore/partecipante. BottegaLab si interroga e fa riflettere lo spettatore (in maniera fisica ed esperienziale) sul passato, sulla "tradizione", sull'identità, la memoria e la trasmissione dell'emozione, con uno sguardo incuriosito sempre verso l'uomo e il suo essere sociale e performativo. Proprio per questo BottegaLab non prediilige i teatri e i pubblici “istituzionalizzati”, ma agisce anche e soprattutto entro territori “altri”, portando una possibilità di “esperienza teatrale condivisa” direttamente ai “cittadini” (vie, piazze, musei, luoghi di cultura, circoli sociali), i quali, entro lo spazio performativo, diventano al tempo stesso autori e fruitori del progetto artistico.